martedì 18 novembre 2008

Il fu Zekerias


Questa è una storia triste, ma anche in un mondo disabitato si muore.

Zekerias Milton Thomas do Nascimiento, aveva molta stima di sé.
Il nomignolo di "Milton Thomas do Nascimiento" se lo era auto-affibbiato in forza della sua abilità nello schivare colpi, morsi, e quant'altro potesse arrecare danno alla sua salute. Diceva: "Ho un dribbling da brasiliano", gli amici in realtà lo chiamavano solo Zek "la zecca" e lo frequentavano assai poco.

Una mattina Zek muore.

Prima di morire Zek ebbe modo di pensare, nell'ordine, le seguenti tre cose:
1° - "Sono gonfio come un'otre, sono davvero un avido, dovrei smettere di suggere che poi divento lento come uno storpio ma ora godo e quindi me ne frego".
2° - "Ecco lo sapevo, vedo l'ombra che arriva, ora mi scanso, lo dribblo..."
3° - "Porcacc..." [Splatt]
Fu il rumore che fece il corpo di Zek rigonfio di sangue, schiacciato tra la pelle dura del ventre di un asciutto somaro al pascolo e lo zoccolo posteriore destro dello stesso.

Zek visse nella media della sua specie e non ebbe mai rimpianti... Anzi no, uno lo ebbe.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

e il suo rimpianto ce lo racconti nella prossima puntata di questa appassionante storia. noi siamo tutti con Zek

Effe Ti ha detto...

Sull'unico rimpianto di Zek si accettano ipotesi, suggerimenti, richieste di indizi.

Grazie per l'attenzione
amabilmente vostro,

Il Cronista delle
Cronache d'Altrove

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