sabato 14 febbraio 2009

Vivere nel terrore



Cronaca di un buio che genera mostri

Avvitata su se stessa da un po' aveva paure.

Sentiva la sua vita appesa a un filo e al buio aveva incubi:
si vedeva cadere e frantumarsi, il tungsteno spezzarglisi di colpo,
la corrente svanire per sempre, lumi extra - efficienti
rubarle il posto... e così via di angoscia in mostro.

In vita sua aveva brillato più di corrente che di idee
ma quella notte pensò. Nelle tenebre pensò:

- "Ora basta, è tempo che reagisco!"

Da quel momento avrebbe fatto la ronda,
sarebbe restata accesa fissa e
tenuto sotto controllo il mondo.

E così fece. Ruppe il buio e scrutò attorno.

Era al suo posto:
un sottoscala di un metro per un metro,
spaventosamente disabitato.


Vuoi vedere un altra cronaca stesse ronde?


16 commenti:

Anonimo ha detto...

Poverina l'allampanata Dina, ma meglio un sottoscala che il buio, giusto?
P.S. Grazie, ricambio subito se capisco come linkare altri blog.

enzo ha detto...

Una volta sputai sulla cugina di Dina, tanti ma tanti anni fa, e lei scoppiò, preferì morire per mano di un bimbetto piuttosto che correre il rischio di Dina.
In quegli anni conobbi Dario, il fratello, il quale mi voleva così bene che mi rimase attaccato al dito per qualche secondo.
Con lui non ho più giocato.

m. ha detto...

and what about Candy Ela?

nua ha detto...

che nome hai dato al topino a/di sinistra?

Anonimo ha detto...

Fantastici questi micro\infiniti mondi
forse ogni tanto bisognerebbe spostare le lampadine di stanza in stanza, almeno prima della loro fine\morte...
ciao

Anonimo ha detto...

Fantastico Risoblio,
qui ad altrove il posto è disabitato e una cosa o si sposta da sola o resta dov'è ammesso che sia da qualche parte.

un micro/infinito saluto
il cronista

Anonimo ha detto...

Gentile Nua

scusa se ti rispondo solo ora,
come hai potuto constatare ad Altrove ognuno ha il nome che gli si addice per ciò che è...
temo che il topino sulla sinistra si chiami
Pante Gana se italiano o Tar P One se è straniero... ma non ci ho ancora parlato e quindi non lo so.

ti ringrazio
Il cronista

Anonimo ha detto...

divertente minimalismo surreale.
firmato:una non-blogger non pentita di Libero
passo e chiudo

Anonimo ha detto...

Benvenuta Anonima no-bloggher,

ti ringrazio degli apprezzamenti,
e del fatto che non ti sei pentita
ma chi è 'sto Libero?

Un caldo saluto
il cronista

Anonimo ha detto...

Roger.la Community di www.libero.it.parecchi hanno un doppio blog,uno lì e uno qui
saltatando tra un link e l'altro mi sono ritrovata qui e ho pensato....finalmente qualcuno che non ti deprime...per lo meno fino ai primi tre post
lanonPentitaAnonima

Anonimo ha detto...

Grazie LanonPentitaAnonima,
della delucidazione...

torna a dirmi la tua quando e se vorrai
lascio a te ogni critica
qui ad Altrove non sappiamo bene cosa faccia ridere e cosa lasci l'amaro in bocca...

Un beffardo saluto
il cronista

Anonimo ha detto...

ho detto che non mi deprimi non che mi fai ridere.è difficile che l'ironia faccia ridere...povero Jonathan Swift,si rivolterebbe nella tomba al solo pensiero.
quindi sono capitata nel Regno dell'Altrove...funny peculiar
LanonPentitaAnonima

Anonimo ha detto...

Dear funny peculiar LanonPentitaAnonima,
tu cogli le sfumature,
ciò è cosa bella.

Un caldo saluto
Il cronista

PS. a proposito di sfumature... Altrove non è un regno, nè una repubblica, a dire il vero è solo un "metaluogo" idealmente lasciato inabitato dagli umani.

Anonimo ha detto...

quindi qui dai voce agli oggettie animali.una specie di ventriloquo...
convincimi che anche la tua voce è metalinguaggio.L.n.P

Anonimo ha detto...

"A buon intenditore poche parole"

ovvero le frasi hanno senso se chi le legge ha orecchio...

E' forse questo il metalinguaggio di cui parlavi?

Ah... io non son ventriloquo,
sono cronista.

Affracci con abbetto
il c.d.a.

Anonimo ha detto...

psi ...ho sentito.L.n.P:

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